Si inaugura venerdì 15 dicembre 2006 alle ore 19.30, nella Galleria Sottopasso della Stua (Largo Europa), la mostra fotografica "Massimo Boldrin. Architetture del potere".
La rassegna, promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo – Centro Nazionale di Fotografia, presenta una serie di immagini che ritraggono luoghi dedicati al culto di diverse religioni in Italia e in Europa.
In mostra sono architetture sacre che si connotano sia nell’aspetto estetico e decorativo che nei particolari, attraverso i quali scaturiscono colori surreali che danno forma a nuove inquadrature in cui risaltano luoghi affascinanti in grado di trasmettere sensazioni particolari, emozioni diverse e complesse, dettate ora dalla maestosità dell’edificio, ora dalla semplicità degli stessi luoghi sacri. Netto è il contrasto tra alcuni edifici di forte magniloquenza, in cui lo sfarzo architettonico e decorativo è esibito con importante supremazia, mentre lo spazio intimo e di raccoglimento, quasi minimale, di altri luoghi è sottolineato dalla dimensione collettiva ma, anche, soggettiva della fede.
Lo spettatore viene così coinvolto in un viaggio affascinante e misterioso tra immagini di edifici sfarzosi che richiamano migliaia di fedeli da tutto il mondo, come la Basilica di Sant’Antonio a Padova, il Duomo a Milano, la Basilique de l’Immaculée Conception a Lourdes; e di piccole chiese erette in luoghi isolati, o alquanto improbabili, come la Iglesia Evangelica Jesus es el Senor a Barcellona. Il viaggio prosegue tra chiese sconsacrate, incompiute, abbandonate o distrutte, come la Cappella Revedin a Ferrara, e le imponenti architetture storiche, i resti di antichi luoghi di culto dei templi di Segesta, Selinunte e Agrigento.
Così l’artista unisce alla sua ricerca fotografica una più profonda riflessione sulla funzione delle chiese le quali oltre al ruolo di unione e raccolta dei fedeli nella preghiera, sono scandagliate anche come edifici che rappresentano il potere e la supremazia della Chiesa, attraverso strutture imponenti in grado di destare ammirazione e stupore.
biografiaMassimo Boldrin nasce a Padova il 2 ottobre 1974.
Ottenuta la maturità artistica nel 1994 si dedica da subito alla fotografia.
Realizza assieme ad altri fotografi il Calendario per la Regione Veneto per l’anno 2000 dal titolo "Cammino millenario negli occhi dei giovani veneti" e dal 2000 al 2002 realizza servizi fotografici di moda per negozi d’abbigliamento di Padova. Nel 2002 vince il concorso fotografico indetto dall’ "Istituto superiore di fotografia e arti visive" (ISFAV) di Padova, dove nello stesso anno si diploma.
Nel 2003 realizza book fotografici per aspiranti modelle.
Attualmente lavora come fotografo free lance.
Ha all’attivo numerose mostre personali tra cui "Maledizione dove ho lasciato il ferro? (M.D.H.L.I.F.?)" (Bologna, Zoo Artecontemporanea, 1998); "Max Boldrin – Pat O’ Connor" (Roma, Spazio futuro, 2000); "Final Cut" (Padova, Perugi artecontemporanea, 2000); "Magic Moments" (Torino, Amantes, 2002); "Final Cut + Magic Moments" (Padova, circolo culturale "Le Clan", 2004); ed ha partecipato ad altre mostre collettive, come "Mutamenti" (Padova, Cattedrale Ex Macello, 1997); "Un due tre: fante cavallo e re" (Padova, Perugi artecontemporanea, 1998); "Disoccupate le strade dai sogni" (Padova, sedi varie, 1998); "Arti visive" (Genova, Palazzo Ducale, 1998); "Art & Crime", esposizione fotografica e performance con lo scrittore Carlo Lucarelli (Forlì, Santa Sofia, "associazione culturale sinestesia", 1999); "Atlante: geografia e storia della giovane arte italiana" (Sassari, Masedu, Centro Arte Contemporanea, 1999); "Segnali all’orizzonte: 1-2-3 liberatutti" (Padova, Reggia dei Carraresi, 1999); "Tempi comuni" (Mestre, galleria d’arte "contemporaneo"; Udine, spazio espositivo dell’ex ospedale psichiatrico; Torino, galleria d’arte "Forma libera"; Padova, Centro Nazionale di Fotografia, 1999); "M’ Sieur Tarzan" (Padova, Perugi artecontemporanea, 1999); "Guarda cosa guardi" (Mestre, sedi varie, 1999); "In tre per la vacca" (Bologna, Sesto senso, 1999); "MIART 2000" (Perugi contemporanea, 2000); "Critica in opera 17: Guido Molinari" (Bologna, Castel San Pietro, 2000); "Arte Fiera" (Bologna, Perugi artecontemporanea, 2001); "Radioestensioni Night: arte e musica in movimento" (Bologna, locale "Covo", 2001); "MIART" (Milano, Perugi artecontemporanea in arte fiera, 2001); "Antipasti: giovani artisti" (Venezia, Fondazione Bevilacqua La Masa, 2001); "Biennale giovani artisti dell’Europa e del Mediterraneo" (Sarajevo, 2001); "Quotidiana ’01" (Padova, Museo Civico del Santo, 2001); "A me gli occhi, please: una lista veneta per l’arte" (Cornedo Vicentino, Villa Trissino, 2001); "Gemine Muse" (Padova, Museo Eremitani, 2003); "Q 13 – Garage" (Mestre, Centro Culturale Candiani, 2003); "Visioni simultanee" (Padova, Centro Nazionale di Fotografia, 2004); "Paesaggi umani" (Badoere -TV, Phada Murgania, 2005); "X Internazionale di Fotografia – Solighetto 2005" (Pieve di Soligo -TV, 2005); "Arti alle Stelle" (Padova, Centro Nazionale di Fotografia, 2005).
Le sue foto sono pubblicate in diversi cataloghi di mostre e libri, tra cui "1950 – 2000 Arte a Padova" del 2004, sull’arte padovana dagli Anni Cinquanta al Duemila; e un libro fotografico su Montagnana patrocinato dal Comune di Montagnana e pubblicato nel 2005.
"Massimo Boldrin. Architetture del potere"
Mostra promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo – Centro Nazionale di Fotografia.
Mostra a cura di Enrico Gusella.
Direzione della mostra: Alessandra De Lucia.
Padova, Galleria Sottopasso della Stua (Largo Europa)
16 dicembre 2006 - 20 gennaio 2007
Orario: da lunedì a sabato 11.00 - 13.00 / 15.00 - 19.00
Chiuso la domenica
Ingresso libero
Centro Nazionale di Fotografia
Via N. Tommaseo, 60 – 35131 Padova
tel. 049 8204518/8204525
Fax 049 8204532
e-mail: cnf@comune.padova.it
Sito internet: http://cnf.padovanet.it
Segreteria della mostra: Anna Defrancesco, Moira Antonello, Elisabetta Quarto, Deniza Zenari.
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