Di lui hanno detto quasi tutto. Che ha l’efficacia narrativa del ritrattista di gran classe (Giovanna Calvenzi); che quando scatta l’immagine, il ritratto l’ha già fatto mille volte dentro di sé (Natalia Aspesi); che è un fotografo di razza e un maestro del bianco e nero (Nullo Cantaroni); che il segreto delle sue immagini sta nella capacità di vedere quello che c’è dietro (Valeria Gandus); che è uno dei grandi ritrattisti del nostro tempo (Giuliana Scimè); che le sue immagini (di jazz, n.d.r.) sono pezzi da collezione (Philippe Carles); che il suo pregio è quello di fotografare con efficacia da psicologo oltreché da superbo ritrattista (Giacomo Pellicciotti); che è un filosofo dell’immagine (Marco Vallora).
Questa mostra è un’anteprima per il Veneto, ed è anche la prima volta in assoluto che Pino assembla ed espone personaggi senza separazioni tematiche di professione. "E’ la risposta -dice il famoso fotografo milanese- alla noia di cento mostre o libri di soli musicisti jazz, o d’industriali, o di solo bianco e nero…". In altre parole, un grande artista che odia le specializzazioni e le etichette "imposte".
Padova centro di grandi esposizioni di fotografia contemporaneaLa mostra: Giuseppe Pino Portraits 1964 1998, organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova nel Museo Civico al Santo, conferma la vocazione della città veneta a proporsi sulla ribalta nazionale come centro di grandi esposizioni di fotografia contemporanea. "Un percorso ambizioso e di grande respiro – racconta l’assessore Giuliano Pisani – che abbiamo perseguito sin dal 2000 e che ha raccolto un successo significativo nel 2002 quando abbiamo realizzato la personale del grande fotografo Herman Leonard. "Un amore quello di Padova per il jazz – aggiunge Pisani - che continuerà felicemente sia con la mostra di Giuseppe Pino sia con la realizzazione di "PADOVA SUONA IL JAZZ", grande evento-spettacolo che dal 9 al 16 ottobre 2003 vedrà presente il jazz in tutta la città con concerti nelle piazze, nei teatri e al Pedrocchi". Un progetto che ha già riscosso un notevole successo di pubblico e che ha fatto scoprire -o riscoprire- la passione per una musica che è anche stile di vita e spiritualità, moda e fantasia, colore e improvvisazione, innovazione e tradizione. Il jazz è la musica che più d’ogni altra ha dato vita a contaminazioni e aperture culturali, originalità e influenze artistiche, approccio a nuovi mondi e definizione di atmosfere.
Daniel Soutif e Giuseppe Pino saranno a Padova in occasione della conferenza stampa di presentazione della mostra
che avrà luogo giovedì 2 ottobre 2003 alle ore 12.00 nella Sala Rossini del Caffè Pedrocchi. I filoni della mostra: Jazz People… Artists in New York… and MoreSono 130 le immagini esposte al Museo Civico al Santo dall’11 ottobre 2003 al 25 gennaio 2004, realizzate nell’arco di 34 anni. Interessante constatare che, su 104 personaggi fotografati, ben 63 sono made in USA, 20 in Italia e il resto sparpagliati, ad esempio, tra Cuba (Fidel Castro), Giappone (Akira Kurosawa), Russia (Vladimir Nabokov), India (Zubin Mehta)… Gli Stati Uniti si distinguono per musicisti di jazz e artisti pop. due delle sue tante passioni. Si va dalle immagini storiche e classiche come quelle di Coleman Hawkins, Dizzy Gillespie, Elvin Jones, Louis Armstrong, Miles Davis, Frank Zappa, John Cage…a quelle preferite da Pino e da lui definite " con valore aggiunto" come Howard Johnson, Quincy Jones, Herbie Mann, Memphis Slim, Mel Brooks, Malcom Forbes, Roy Lichtenstein, Frank Stella.
Mostra promossa dall’Assessorato alla Cultura - Centro Nazionale di Fotografia
Mostra a cura di Enrico Gusella
11 ottobre 2003 - 25 gennaio 2003
da martedì a domenica: 10.00 - 13.00 / 15.00 - 18.30. Chiuso il lunedìInformazioniCentro Nazionale di Fotografia
tel 049 661030
e-mail: gusellae@comune.padova.it
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