Si inaugura sabato 29 gennaio 2005 alle ore 11.00 a Padova, nell’Aula Magna del Liceo Classico "Tito Livio", la mostra "Luis Tadeu Vilani – Indios Guaraní".
La rassegna, promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo - Centro Nazionale di Fotografia del Comune di Padova e dal Liceo Classico "Tito Livio", presenta una raccolta di sessanta immagini in bianco e nero in cui il fotografo brasiliano Luis Tadeu Vilani ha fissato gli sguardi e le scene di vita quotidiana degli Indios Guaraní, una popolazione indigena che vive tra Argentina, Brasile e Paraguay.
L’obiettivo di Luis Tadeu Vilani si sofferma sui volti intensi di bambini, uomini e donne di alcune comunità guaraní, ripresi nelle normali attività di ogni giorno, e sui resti delle antiche missioni gesuitiche dove i loro avi furono ospitati più di tre secoli fa. L’occhio sensibile dell’artista offre allo spettatore un quadro composito dove si alternano la purezza tramutata in fede negli occhi di questa gente, la magnificenza dei monumenti e la bellezza di luoghi ancora incontaminati. Un presente in cui ogni istante richiama una volontà di eterno e un desiderio di trascendente.
Dalle immagini emergono i frammenti di una storia antica iniziata con un progetto di conversione dei nativi della "regione di platino" e poi sfociata nella creazione di una nuova realtà che mescolava l’esuberanza del barocco, l’animismo dei guaraní e la disciplina del classico.
Le missioni gesuitico-guaraní furono infatti fondate tra i secoli XVII e XVIII nell’ambito di una iniziativa di conquista intrapresa dalla corona spagnola alle frontiere dell’impero coloniale nel Sudamerica. Nell’arco di 150 anni, alcune decine di missionari della Compagnia di Gesù e migliaia di guaraní diedero vita a una trentina di "reducciones - riduzioni", piccoli villaggi dove si costituì una società missionaria senza precedenti, risultato della fusione tra la solidarietà e la reciprocità comunitaria degli indios e le conoscenze tecniche e le discipline di origine europea.
In questi paesaggi geografici e umani, Luis Tadeu Vilani ha raccolto la materia prima per la sua opera. I volti umili e dignitosi degli indigeni ripresi in primo piano, si alternano alle immagini della quotidianità come il bucato al fiume, i focolari nelle capanne illuminati dai raggi del sole che filtrano attraverso le assi di legno, le madri coi loro piccoli in braccio.
Le rovine delle antiche missioni gesuitiche fanno da sfondo a uno scenario che sembra appartenere ad un altro tempo, dove la vita degli indios trascorre in piena sintonia con la natura circostante.
Una luce, una forma e un movimento riproducono la delicatezza dei gesti mentre la profondità degli sguardi e l’ingenuità dei dettagli danno voce alla forza espressiva dei guaraní e alla loro resistenza silenziosa. Un silenzio che, più di migliaia di voci, parla della metamorfosi del tempo.
BiografiaLuis Tadeu Vilani è nato nel 1965 a Santo Ângelo in Brasile da genitori di origine italiana. Da alcuni anni lavora come fotoreporter per il giornale Zero Hora e vive nello stato brasiliano del Rio Grande do Sul.
I suoi lavori si caratterizzano attraverso una particolare attenzione per l’architettura dello stato brasiliano del Rio Grande do Sul e un profondo interesse per la cultura del popolo indigeno Guaraní.
Tra le sue mostre va ricordata quella sui discendenti degli emigranti veneti nel Rio Grande do Sul, realizzata nel 2003 all’interno della prestigiosa cornice di Palazzo Piloni a Belluno. Un’iniziativa nata dai contatti che il fotografo ha stabilito in Brasile con alcuni agricoltori discendenti degli italiani originari di queste zone.
Tra gli altri suoi lavori sono da menzionare: Ruínas de São Miguel das Missões (sull’architettura e la scultura guaraní della regione di Missões), Galeria de arte do centro de cultura, Santo Ângelo, 1995; Porto Alegre em ângulos, 1996; Buenos Aires e seus recantos, 1997; Missões arte em foco II (sull’architettura delle riduzioni gesuitiche di São Miguel Arcanjo, São Lourenço e São João Batista), Sala de exposições da Universidade de Santo Ângelo, Santo Ângelo, 1997; Raízes do Sul (sull’architettura missionaria del Rio Grande Do Sul e di Colônia de Sacramento in Uruguay e sulla cultura degli abitanti di questi luoghi), Museu Municipal José Olavo Machado, Santo Ângelo, 1998; Guarani Ta-Angá – Ñande Retá Hesarai (sui Guaraní del sud del Brasile e del nordest dell’Argentina nella provincia Missiones), Antiga Sacristia de Igreja das Ruínas de São Miguel Arcanjo, São Miguel das Missões, 1999 - Museu Municipal José Olavo Machado, Santo Ângelo, 1999 – Museu Antropológico Direto Pestana, Universidade de Ijuí, 1999, Ijuí - 12ª Superintendência Regional – Iphan, Porto Alegre, 1999; Fotografias de Guarani e Caingang (sui due popoli indigeni del Rio Grande do Sul), Museu Histório Regional, Passo Fundo, 2002 – Museu Municipal, Caxias do Sul, 2002; Foto dei discendenti italiani in Brasile, Palazzo Piloni, Belluno, 2003 – Ex Municipio, Taibon agordino (Belluno), 2003.
Mostra promossa dall’Assessorato alle Politiche culturali e dello Spettacolo - Centro Nazionale di Fotografia, a cura di Enrico Gusella
Mostra a cura di Enrico Gusella
Padova, Aula Magna Liceo classico Tito Livio (riviera Tito Livio)
29 gennaio 2005 - 5 marzo 2005
InformazioniCentro Nazionale di Fotografia - via Isidoro Wiel 17 - 35127 Padova
tel e fax. 049 8721598 / tel. 049 8722531
e-mail: gusellae@comune.padova.it; cnf@comune.padova.it
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