La rassegna presenta una quarantina di opere del fotografo friulano appartenenti al ciclo "Nero Africa", reportage del 1996 in cui viene ritratta la nascita e lo sviluppo di una scultura dell’artista Gianpietro Carlesso.
L’occhio di Ferlan indaga il processo di creazione di un’imponente "stele" di granito nero con uno sguardo che non è né puramente analitico né semplicemente documentario. Romano Ferlan interpreta e registra ogni aspetto del processo di lavorazione del materiale, sottolineando la fatica fisica dell’artista che crea. È la mano il fulcro attorno al quale ruota ogni strategia tecnico–espressiva dell’opera, dal suo progetto iniziale sino al momento della sua collocazione finale. La figura dello scultore emerge nel confronto diretto con la materia, e in essa perpetua il senso sacro della creazione, spingendo il carattere etico del lavoro verso una condizione collettiva che unisce diversi contributi in un’unica operazione: la costruzione dell’opera.
Non vi è compiacimento in questo modo di raccontare la storia delle cose, il rivelarsi delle forme attraverso il valore della materia. Si tratta piuttosto di una profonda adesione allo spazio degli elementi primari, in campo aperto, in uno stupendo scenario operativo, dove natura e cultura s’incontrano attraverso gli atti del fare. In questo senso le immagini fotografiche di Romano Ferlan esaltano l’essenza dei materiali e le diverse tensioni della sua trasformazione.
Mostra promossa dall’Assessorato alla Cultura - Centro Nazionale di Fotografia, a cura di Enrico Gusella
Mostra a cura di Enrico Gusella
Padova, Galleria Sottopasso della Stua (Largo Europa)
24 maggio 2001 - 8 luglio 2001 InformazioniCentro Nazionale di Fotografia
tel.049 8204543
e-mail:gusellae@comune.padova.it
http://cnf.padovanet.it
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