Nell’ambito della rassegna "Del corpo...i corpi. Altri territori della fotografia contemporanea" si inaugura giovedì 6 marzo alle ore 18.30 nella sede della Galleria Sottopasso della Stua (Largo Europa) la mostra fotografica "Altre soggettività" di Marina Giannobi.
La manifestazione presenta una trentina di fotografie a colori di grande formato che si snodano secondo una sorta di viaggio nei luoghi dell’altro, dove la fotografa milanese ha saputo cogliere anche le presenze meno rilevanti.
"... porto in superficie le immagini sublimali della realtà che altrimenti si perderebbero nell’affollamento di frame del nostro cervello...", sottolinea l’artista, che invita il visitatore a scoprire quanto sia ricco e incredibilmente presente il singolare universo.
Così, nello spazio in cui l’individuo agisce ed opera, si susseguono gli incontri tra corpi, ovvero le potenziali occasioni di confronto con l’altro che, nella maggior parte dei casi, rimangono latenti.
La fotografia di Marina Giannobi si presenta, allora, come uno strumento che consente di immortalare delle presenze, dei volti, in secondo o terzo piano, a cui non sempre è concessa la possibilità di lasciare una qualche traccia di sè.
E se, come sostiene Wim Wenders, "in ogni oggetto - fotografia c’è la presenza di chi viene fotografato e di chi sceglie l’inquadratura e scatta", nel caso dell’artista milanese le scelte di taglio e di messa in rilievo sono molto significative: la fotografa ingrandisce dei "minuscoli personaggi rubati" dai luoghi pubblici donando loro la dignità del primo piano.
Attraverso tali immagini, assolutamente prive di ritocchi, l’occhio del visitatore viene volontariamente spinto a ricercare delle presenze là dove, solitamente, sarebbe indotto a rilevare solo delle assenze.
Le immagini di Marina Giannobi offrono dunque un’opportunità di riscatto a tutte quelle relazioni mancate, alle quali uno sguardo indifferente aveva negato la possibilità di realizzarsi: al visitatore viene quasi suggerito di prestare maggiore attenzione a ciò che si staglia in secondo piano, per una realtà che non sempre è costituita da minimi dettagli, dall’idea di un frammento in grado di ricondurre al "tutto". Note Biografiche.Nata a Monza nel 1965, Marina Giannobi, artista che vive e lavora tra Genova e Milano, ha iniziato l’attività artistica coniugando all’arte della fotografia la passione per il design.
Dopo ripetuti soggiorni negli USA, in particolare a New York, ha scelto di dedicarsi esclusivamente alla fotografia, della quale ha indagato le enormi potenzialità comunicative.
Da "Secondo piano", mostra realizzata nel luglio del 2000, sino alle più recenti "Cronache terresti" e "Un giorno" del 2002, l’interesse dell’artista si è sviluppato principalmente sulla scoperta di quei personaggi secondari che casualmente si incontrano, senza tuttavia prestarvi particolare attenzione.
Queste tematiche sono il motivo della mostra "Altre soggettività", dove i protagonisti sono, appunto, dei soggetti solitamente irrilevanti.
Mostra promossa dall’Assesorato alla Cultura - Centro Nazionale di Fotografia
Mostra a cura di Enrico Gusella
6 marzo 2003 - 26 aprile 2003
dal lunedì al sabato h. 11/19
Informazioni.Centro Nazionale di Fotografia -
tel. 049/661030
e-mail gusellae@comune.padova.it
cnf@comune.padova.it
http://cnf.padovanet.it/
Si ringrazia per la collaborazione Fabbian Illuminazione.
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