Si inaugura domenica 14 aprile alle ore 11,30 nelle sale espositive del Palazzo del Monte di Pietà (Piazza Duomo 14) la mostra fotografica "Elio Ciol. Antologie nel tempo".
Promossa dall’Assessorato alla Cultura - Centro Nazionale di Fotografia, la rassegna presenta 130 immagini in bianco e nero del fotografo friulano che ha dato grande risalto alla cultura italiana degli ultimi cinquant’anni. "L’Incanto della visione" è una mostra nella quale sono riassunte esperienze, situazioni, stati d’animo, di una fotografia che riesce sempre ad emozionare e che sul piano tecnico raggiunge spesso la perfezione.
Le opere esposte illustrano il singolare discorso artistico del fotografo la cui attenzione è rivolta, sin dagli esordi, al paesaggio e al vario e mutevole dialogo che con esso si può intrattenere. La campagna friulana, la mistica Assisi, il Kenia, la Palestina, il lavoro nei campi, gli scenari urbani. Ognuno di questi temi viene trattato con la medesima dignità, frutto di un rispetto per l’uomo che si trasferisce nell’ambiente dove egli abita e che non fa differenza tra le pietre, gli alberi e gli animali.
Il paesaggio però non è mai pittorica e stereotipa descrizione della natura, ma espressione di un intimo e sacrale sentimento che è dell’uomo prima che dell’artista. Da qui nasce il personalissimo linguaggio espressivo che nelle foto coniuga la fisicità e la spiritualità dei luoghi. Lavorare con il bianco e nero consente, poi, in fase di stampa, di intervenire sul soggetto, di interpretarlo attraverso un’ampia gamma di toni volti a smussare asprezze, e tesi a creare misteriose lontananze, in grado di trasfigurare la realtà in serena e poetica contemplazione.
La componente più rilevante, oltre a un’innegabile vena di lirismo, consiste in Ciol nella capacità di ricreare un’esperienza: farci intendere la trama sotterranea di ciò che proviamo.
La mostra coglie il senso più profondo del rapporto di Ciol con il mondo della natura, quella incontaminata e quella dove sono evidenti i segni della presenza dell’uomo. Nel primo caso il suo obiettivo sa esaltare la bellezza di una realtà di fronte alla quale non si può fare altro che osservare estasiati; nel secondo caso il fotografo coglie l’armonia di un rapporto non conflittuale dove le tracce del lavoro e delle architetture obbediscono alle leggi non scritte di un rispetto antico.
Le fotografie di Elio Ciol si potrebbero vedere tutte come una lunghissima sequenza di immagini scattate da angoli visuali differenti, nelle più diverse condizioni climatiche, nei posti più lontani del pianeta, anche se non è difficile cogliere il filo che tutte le lega: la ricerca di una bellezza cui può giungere uno sguardo puro quando è capace di creare l’incanto della visione.
Note biograficheElio Ciol nasce nel 1929 a Casarsa della Delizia in provincia di Pordenone, dove tuttora risiede e lavora. Ha iniziato fin da giovane a lavorare nel laboratorio fotografico del padre, acquisendo una vasta esperienza tecnica e maturando un suo modo di vedere e di esprimersi attraverso la fotografia, soprattutto nel paesaggio.
Nel 1944, scopre nella fotografia la possibilità di un nuovo modo di vedere e di comunicare. Nel 1949 partecipa ad Udine al primo concorso fotografico.
Nel 1953, con alcuni amici, fonda il Circolo Foto-artistico Casarsese. Dal 1955 al 1960 fa parte del Circolo Fotografico La Gondola di Venezia. In quegli anni partecipa al concorso Popular Photography International of New York, ottenendo sei premi. Nel 1975 inizia la collaborazione con il critico Alistair Crawford.
Gli anni Ottanta e Novanta sono segnati da un’intensa attività editoriale. Alcuni libri di Ciol gli meritano premi importanti.
Nel 1995 riceve dal C.R.A.F. di Spilimbergo il premio speciale di Friuli Venezia Giulia fotografia, e nel 1997, dal World Press Photo ad Amsterdam, il terzo premio nella categoria Natura e Ambiente.
Le fotografie di Ciol sono presenti in 12 importanti collezioni pubbliche, tra cui il Metropolitan Museum di New York, il Victoria and Albert Museum di Londra, la University of Texas and Austin, l’Art Museum di Princeton e l’Art Institute di Chicago.
Dal 1961 ad oggi oltre 80 mostre personali illustrano le interessanti opere di Ciol, di queste ben 27 all’estero.
Nel Dicembre 2001, l’esposizione che ha avuto luogo a New York, ha attirato l’attenzione del New York Times, che la segnala come unica mostra fotografica da non perdere e ne pubblica un’immagine nella sezione "Arts and Leaisure".
Ciol ha conseguito 24 importanti premi fotografici, di cui 9 all’estero. Le sue fotografie sono stampate in più di 180 libri, pubblicati da case editrici, come Electa, Jaka Book, Federico Motta, Fabbri, Hatier (Parigi), Allemandi, Arsenale editrice e Skira.
Mostra promossa dall’Assessorato alla Cultura - Centro Nazionale di Fotografia, a cura di Enrico Gusella
Mostra a cura di Enrico Gusella
Padova, Palazzo del Monte di Pietà
16 aprile 2002 - 28 luglio 2002
Informazioni
Centro Nazionale di Fotografia
tel. 049 661030
e-mail: gusellae@comune.padova.it
http://cnf.padovanet.it
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